La prima volta che vidi l’Armeria Reale fu in un documentario presentato dal prof. Alessandro Barbero. Finalmente ho avuto la possibilità di visitarla e posso confermare che dal vivo è ancora più suggestiva. I Musei Reali sono una tappa obbligata se siete a Torino. Sono in pieno centro e con un unico biglietto potete visitare un complesso che comprende: il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e i Giardini Reali. Un museo immenso che custodisce 400.000 opere distribuite su circa 25.000 m2 di esposizione con oggetti che vanno dalla Preistoria all’età moderna.
Risalgono al 1563 quando Emanuele Filiberto di Savoia trasferisce la capitale del ducato da Chambéry a Torino e decide di arricchire le collezioni dinastiche. Nell’Armeria Reale noterete, forse più che in altri luoghi, oggetti provenienti dai posti più disparati del pianeta, nonché risalenti a secoli tanto lontani tra loro.
È un complesso museale che soddisfa diversi interessi. Se siete amanti dell’arte, la Galleria Sabauda fa al caso vostro. Se siete amanti della storia, che dire, c’è l’imbarazzo della scelta. Il Museo di Antichità, ad esempio, custodisce statue greche e romane, rilievi scolpiti e busti marmorei, ed ha la raccolta più ricca in Italia di testi cuneiformi e sigilli a cilindro. Da non perdere il Tesoro di Marengo con oggetti datati tra il II e il III secolo d.C. tra cui spicca il busto dell’imperatore Lucio Vero (lo trovate nelle foto in basso). Il ritratto, probabilmente realizzato prima della sua morte (169 d.C.), è così fedele che possiamo notare la sua fisionomia e le irregolarità: occhi asimmetrici un po’ strabici e naso aquilino. Si dice che per accentuare il biondo dei suoi capelli fosse solito cospargerli di pagliuzze d’oro. La lamina d’argento utilizzata per realizzare il busto, però, non ci aiuta a capire se fosse davvero così. Oltre al video vi lascio qualche foto scattata durante la visita.
Un consiglio per la visita: occhio all’orario di chiusura della Biblioteca Reale. Purtroppo quando ho visitato i Musei Reali era troppo tardi e la Biblioteca era già chiusa. Un motivo in più per tornare e visitare questo splendido museo.