Ma Jurgis non aveva intenzione di fermarsi, da nessuna parte: era un uomo libero oramai, era una sorta d’avventuriero della strada. Gli era entrata nel sangue l’antica fame di vagabondaggio, la felicità della vita senza legami, la gioia del cercare, dello sperare senza limiti. C’erano inconvenienti e scomodità, ma almeno c’era sempre qualcosa di nuovo: pensate che cosa voleva dire, per un uomo rimasto inchiodato per anni in un sol luogo, senza nulla vedere se non quella squallida teoria di catapecchie e di fabbriche, sentirsi di colpo libero, sguinzagliato sotto il cielo aperto, a conoscere nuovi paesaggi, nuovi luoghi, nuove persone, ora dopo ora! Un uomo che per tutta la vita non aveva fatto altro che compiere una certa operazione per tutta la giornata, finché era così spossato da potersi solo distendere e piombare nel sonno fino al giorno successivo e che ora si trovava ad essere l‘unico padrone di se stesso, lavorando come e quando gli andava, pronto ad imbattersi in una nuova avventura ad ogni pie’ sospinto!
La giungla – Upton Sinclair
Leggendo il libro “La giungla” di Upton Sinclair per scrivere l’episodio sullo scandalo del manzo imbalsamato, fui colpito da questo passo. Un vero inno alla libertà. Se lo avete perso, ecco l’episodio sullo scandalo che ha cambiato per sempre il modo in cui gli Stati Uniti consideravano il loro cibo.