Bona Sforza: come la cucina italiana conquistò la corte lituana

È affascinante come sia possibile visitare un museo all’estero e scoprire qualcosa sul proprio Paese d’origine. Mi è capitato visitando il Palazzo dei Granduchi di Vilnius. Nelle maggiori corti europee c’è sempre stato un tocco d’Italia. Arte, architettura, ingegneria, musica e come in questo caso: il cibo. Sì, perché uno degli elementi che lega la Lituania all’Italia è anche la cucina.

Nel XVI sec. si deve a Bona Sforza d’Aragona, regina consorte di Polonia e granduchessa consorte di Lituania, l’dea di introdurre a corte prodotti esotici come gli spinaci, il pomodoro, il cetriolo o il cavolfiore. Con al seguito una squadra di cuochi italiani, in trent’anni di regno trasforma radicalmente la cucina locale. Un tocco d’Italia che resiste ancora oggi.

Il Palazzo dei Granduchi di Lituania si trova a Vilnius vicino alla Cattedrale. Costruito nel XV secolo, era la sede dei Granduchi di Lituania e di alcuni re di Polonia. Il Palazzo originale, dove ha soggiornato la stessa Bona Sforza, è andato purtroppo distrutto nel corso dei secoli. Quello che ora ospita il museo è stato ricostruito solo nel 2002 in stile rinascimentale. L’ultima domenica del mese è possibile visitarlo gratuitamente.

Ecco alcune foto di cosa si può ammirare al suo interno.

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